L'esigenza di rispondere a nuovi e importanti bisogni individuali e sociali negli ultimi anni è diventata sempre più impellente.
È imperativo consentire a tutti i cittadini la possibilità di soddisfare pienamente tutte quelle necessità in materia sanitaria che lo Stato e le Istituzioni locali non riescono a supportare in maniera continuativa ed esaustiva.
La consapevolezza di tali problematiche è storia non recente, tanto che già con la legge n. 883/1978, che istituiva il Servizio Sanitario Nazionale, si stabiliva la facoltà per famiglie e datori di lavoro di integrare le forme di assistenza sanitaria pubblica con forme private di assistenza, mediante l'adesione ad un fondo integrativo, con il chiaro obiettivo di coinvolgere anche la società civile e gli operatori economici in attività che ampliassero il più possibile la fruizione di servizi sociali considerati fondamentali.
La disciplina si è sviluppata in quest'ottica con varie normative (l'ultima in materia è il “Decreto Sacconi” del 2009) che si sono succedute negli anni e che hanno incentivato la costituzione di Fondi Sanitari Integrativi di sostegno alla Sanità Pubblica nel garantire una doverosa assistenza.
Il Decreto Ministeriale “Sacconi” stabilisce, inoltre, che ogni fondo destini almeno il 20% delle risorse raccolte a favore di prestazioni di particolare utilità destinate agli iscritti al fondo (come prestazioni odontoiatriche, cure mediche a lungo termine, protesi e prestazioni sociosanitarie).
Ad oggi la disciplina prevede interessanti agevolazioni fiscali per gli aderenti ad un Fondo Sanitario Integrativo, siano essi singoli individui (importo max. detrazione pari a 1.291,15 euro) o imprese (importo massimo detrazione pari a 3.615,20 euro per dipendente).
I Fondi costituiscono in pratica un “secondo livello” di assistenza sanitaria e sono, dunque, uno strumento di grande utilità per i lavoratori e per le imprese, permettendo un sensibile risparmio sui costi dei servizi non offerti dal Servizio Sanitario Nazionale o per quelli per cui le disponibilità sono limitate, con conseguenti lunghe liste di attesa.